La trombosi venosa profonda (TVP) è una malattia caratterizzata dalla formazione di trombi (coaguli di sangue), in grado di occludere del tutto, o solo in parte, i vasi sanguigni.
I trombi possono formarsi nel circolo venoso sanguigno in qualsiasi parte del corpo, anche se le vene profonde delle gambe e del bacino sono sicuramente le zone più colpite. Può manifestarsi in pazienti anziani allettati a causa di malattie croniche, in chi soffre di alcune malattie che compromettono la coagulazione sanguigna o in chi è costretto a stare seduto per lungo tempo (ad esempio durante un viaggio a lungo raggio in aereo o in auto) o ancora in seguito a interventi chirurgici, soprattutto all’addome e ortopedici, come l’intervento per protesi d’anca.
Quali sono i sintomi della trombosi venosa profonda?
La sintomatologia dipende dal calibro della vena interessata, dall’estensione della trombosi in più vene dell’asse profondo, dalla sede distale o prossimale, e dalla morfologia del trombo parzialmente o totalmente occludente.
I sintomi sono generalmente il gonfiore importante, che non si risolve spontaneamente, il dolore, le variazioni di colore della cute, che può risultare pallida, arrossata o cianotica, l’arto colpito risulta più caldo rispetto al controlaterale.
I campanelli d’allarme possono essere: gonfiore alla gamba, caviglia e piede; crampi ai polpacci; riscaldamento zona interessata e cambiamenti del colore della pelle.
Come si fa diagnosi di trombosi venosa profonda?
Spesso la trombosi venosa profonda non manifestandosi sempre con sintomi specifici ed evidenti è difficile da diagnosticare. La visita medica e la storia dello stato di salute della persona (anamnesi) non consentono di individuare con certezza la TVP che deve essere quindi confermata con esami strumentali e di laboratorio.
L’ecocolordoppler è l’esame strumentale maggiormente utilizzo per individuare la localizzazione e la conformazione del trombo. Non è invasivo né tanto meno doloroso o pericoloso.
Anche gli esami ematici di laboratorio possono essere necessari, soprattutto in caso di sospetto di alterazioni della coagulazione. Scopri, a tal proposito, tutti i check-up dedicati alla salute e alla prevenzione, tra il nostro check-up coagulazione.
In cosa consiste il trattamento?
Di solito, il trattamento farmacologico inizia con la somministrazione di eparina che è in grado di prevenire immediatamente la formazione di trombi. Esistono due diversi tipi di eparina:
- eparina standard (non frazionata), somministrata sia per via sottocutanea, sia per via endovenosa (iniezione e infusione) con un dosaggio variabile da persona a persona;
- eparina a basso peso molecolare, somministrata per via sottocutanea.
Non hai mai sentito parlare di eparina? Leggi il nostro articolo dedicato e scopri di cosa di tratta.
Successivamente al trattamento con l’eparina, generalmente si prosegue con una terapia anticoagulante orale e nei casi in cui la terapia con gli anticoagulanti può non essere efficace o essere controindicata, è utilizzata una tecnica di protezione meccanica che consiste nell’inserimento di dispositivi (filtri) nella vena cava inferiore al fine di impedire ad eventuali emboli provenienti dagli arti inferiori di raggiungere l’arteria polmonare.
Alle persone con trombosi venosa profonda agli arti inferiori è consigliato di indossare speciali calze elastiche a compressione graduata in grado di ridurre il rischio di complicazioni.
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